giovedì 11 dicembre 2014

I Tirasugo melanzane pescespada e mazzancolle


Oggi vi voglio proporre la ricetta con cui partecipo al 1° contest "La mia Pasta Ferrara".





I Tirasugo melanzane e mezzancolla




Ingredienti

g 300 I Tirasugo di Guido Ferrara
1 melanzana
g 300 mazzancolle
1 fetta di pescespada
20 pomodorini ciliegino
mezza cipolla piccola
mezzo bicchiere di vino bianco secco
1 cucchiaiata prezzemolo tritato
olio di semi di girasole
olio extravergine d'oliva
sale e pepe




Tagliare a cubetti la melanzana. Friggere i cubetti in olio di semi di girasole ben caldo. Scolarli bene su un foglio di carta assorbente e poi salarli.





Sgusciare e pulire le mazzancolle, con le teste preparare un brodino.
Tagliare finemente la cipolla e farla soffriggere in un tegame con olio di oliva extravergine. Aggiungere il pescespada tagliato a cubetti, sfumare con il vino bianco. Aggiungere i pomodorini tagliati a tocchetti e cuocere alcuni minuti, aggiungendo il brodino quando è necessario. 






Unire le mazzancolle e regolare di sale, se necessario diluire con il brodino. Fare cuocere pochi minuti e versare nel sugo le melanzane e una cucchiaiata di prezzemolo tritato.




Nel frattempo cuocere I Tirasugo in abbondante acqua bollente salata per 4 minuti. 
Versare la pasta nel sugo e fare insaporire, avendo cura di non rompere la pasta.

domenica 16 novembre 2014

Torrette di melanzane pomodori ciliegino e Le Gruyére



Anche quest'anno ho il piacere di partecipare al Terzo Contest dei Formaggi Svizzeri in collaborazione con Peperoni e Patate, che quest'anno chiede di pubblicare due ricette del cuore.







Tutti i blogger iscritti dovranno rielaborare due loro ricette "del cuore", cui sono quindi particolarmente affezionati: una con il formaggio Le Gruyère DOP e una con il formaggio Emmentaler DOP

Le Gruyère DOP ha un sapore deciso e piuttosto aromatico che riesce a prevalere nel piatto in ci viene usato come ingrediente e non ha i buchi.






Emmentaler DOP invece è più dolce è ha i buchi o meglio le occhiature, io lo utilizzo in ricette in cui desidero che il suo sapore si amalgami con gli altri ingredienti senza prevaricarli.





La prima ricetta che pubblico è una delle mie ricette del cuore perchè da piccola aiutavo la bisnonna a realizzarla, raccogliendo le verdure nell'orto e assemblando gli ingredienti. Da grande ho apportato dei cambiamenti e l'ultimo è stato quello di sostituire la mozzarella di bufala (all'origine formaggio di malga) con Le Gruyère DOP.
Ho scelto di utilizzare  Le Gruyère DOP per questa ricetta perchè desideravo una ricetta dal sapore deciso, nella quale melanzane e formaggio non prevaricassero ma contribuissero  nell'apporto di sapore.



Torrette di melanzane pomodori ciliegino e  Le Gruyére




Ingredienti

2 melanzane
12 pomodorini ciliegino
g 100 Le Gruyère DOP
alcune foglie di basilico
olio extravergine d'oliva
sale e pepe






Mondare e tagliare le melanzane a rotelle dello spessore di circa mezzo centimetro. 
Tagliare Le Gruyère DOP a fettine sottili e così anche i pomodorini.
Porre in un contenitore le melanzane a rotelle leggermente salate e lasciarle riposare per circa mezz'ora, coperte. 
Asciugare le rotelle di melanzane e farle grigliare.
Assemblare gli ingredienti a strati, formando le torrette: una rotella di melanzana, fettine di pomodoro , fettine di  Le Gruyère, una foglia di basilico ... e ricominciare con la rotella di melanzana e via di seguito.
Fissare ogni torretta con uno stecchino.
Porre le torrette sulla placca del forno rivestita con cartaforno, versare un filo di olio extravergine d'oliva e macinare poco pepe.
Infornare in forno caldo a 180° per circa 15 minuti.

Pasta e fagioli al latte con speck e dadolata di Emmentaler DOP



Ecco qua la seconda ricetta per il Terzo Contest dei Formaggi Svizzeri in collaborazione con Peperoni e Patate, che quest'anno chiede di pubblicare due ricette del cuore.





Come vi ho già raccontato in occasione della mia prima ricetta, tutti i blogger iscritti dovranno rielaborare due loro ricette "del cuore", cui sono quindi particolarmente affezionati: una con il formaggio Le Gruyère DOP e una con il formaggio Emmentaler DOP


Nella seconda ricetta ho utilizzato l'Emmentaler DOP perchè con il suo sapore dolce ben si amalgama con delicatezza con gli altri ingredienti senza prevaricarli, ma esaltandoli.

Sono particolarmente affezionata a questa ricetta perchè è una mia rielaborazione personale di una ricetta che la mia mamma, essendo veneta, faceva e che io non amavo particolarmente. E anche perchè parenti e amici mi chiedono di farla quando vengono a cena.



Pasta e fagioli al latte con speck e dadolata di Emmentaler DOP





Ingredienti


g 500 fagioli borlotti freschi 
g 80 pasta formato ditaloni
g 80 speck
g 100 Emmentaler DOP
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla piccola bianca
qualche foglia di alloro
un mazzetto di prezzemolo
latte parzialmente scremato quanto basta
sale e pepe
olio d'oliva extravergine



Preparare gli ingredienti. Sgusciare i fagioli, tritare grossolanamente sedano, carota e cipolla, tagliare lo speck a cubetti piuttosto piccoli, tritare il prezzemolo.
Versare in una pentola antiaderente lo speck e farlo saltare a fiamma media; aggiungere le verdure tritate grossolanamente e farle appassire sempre a fiamma media. Aggiungere i fagioli e lasciare insaporire per qualche minuto. 










Ricoprire i fagioli con il latte, aggiungere due foglie di alloro e regolare di sale e proseguire la cottura a fiamma bassa e recipiente coperto fino a quando i fagioli risulteranno cotti. Avere cura di aggiungere brodo vegetale quando il latte si sarà asciugato. 





Aggiungere la pasta e farla cuocere secondo le indicazioni del produttore, aggiungendo brodo s sarà necessaria e in base alla consistenza più o meno liquida che si desidera dare alla minestra. Unire il prezzemolo e una macinata di pepe. Tagliare l' Emmentaler DOP a dadini e unirlo alla pasta e fagioli al momento di servire a tavola. Una volta impiattato completare con olio d'oliva extravergine.








martedì 28 ottobre 2014

Chioccioline con zucchine e La Mandola



Qua a Milano l'Happy Hours  da diversi anni è diventato una consuetudine molto condivisa per vedere amici e passare un po' di tempo con i colleghi dopo il lavoro.
E' una formula che ho adottato anche a casa, quando posso fare una cena informale, che non mi veda impegnata in cucina, tipo Cenerentola, ma che mi permetta di preparare tutto in anticipo e allestire un buffet di cose stuzzicanti e poi stare in compagnia dei miei ospiti quando arrivano.

A proposito di Happy Hours, vi voglio proporre la ricetta con cui partecipo al Contest Happy hour DOP con il salumi Peveri  e che riscuote sempre un grande successo. Si può preparare in anticipo e riscaldare all'ultimo momento.






Il salumificio Peveri è una azienda che produce salumi di alta qualità, seleziona le carni più genuine, ha una cura certosina dei prodotti, una attenzione nella presentazione e nel packaging per soddisfare il mercato italiano e internazionale più esigente.
Le tradizioni, la passione e i valori etici della famiglia che da 4 generazioni è impegnata nel settore hanno condotto il Salumificio Peveri all’attuale posizione di mercato che li vede tra i migliori produttori di salumi della Food Valley emiliana.
La nostra missione: deliziare il palato con salumi tipici di qualità.



Per realizzare la mia ricetta ho utilizzato La Mandolaun salame speciale e sopraffino, stagionato, dal gusto delicato, prodotto con carne magra di prosciutto.


Chioccioline con zucchine e La Mandola





Ingredienti

4 zucchine di dimensioni piccole
1 rotolo di pasta sfoglia 
g 100 di formaggio formaggio bitto o casera tagliato a dadini
g 100 di La Mandola tagliata a dadini
qualche cucchiaio di parmigiano reggiano
sale e pepe
olio extravergine d'oliva


Mondare le zucchine e tagliarle a rondelle, porle in una padella antiaderente con un filo d'olio, fare cuocere a fiamma bassa e coperte, aggiungendo poca acqua calda per consentire una cottura bianca. Salare e macinare un pochino di pepe. Una volta cotte lasciare raffreddare.
Affettare il formaggio e La Mandola e tagliarli a dadini.
Stendere il rotolo di pasta sfoglia assottigliando la pasta. 
Distribuire le zucchine sulla pasta stesa e poi il formaggio e La Mandola. Cospargere il tutto con parmigiano reggiano.





Arrotolare la sfoglia e tagliare il rotolo a fette spesse circa 2 cm. Passarle sulla placca del forno su cui avrete steso un foglio di cartaforno.  






Porre in forno caldo e cuocere per 15 minuti a 190°.










martedì 21 ottobre 2014

Calamari ripieni con julienne di carciofi e insalatina misticanza




Ingredienti per due persone

4 calamari
g 100 salmone
g 100 coda di rospo
una manciata di gamberetti
1 uovo
prezzemolo tritato finemente
due cucchiai di parmigiano grattugiato
sale e pepe
pangrattato
1 spicchio di aglio
2 carciofi
1 limone
mezzo bicchiere di vino bianco Vermentino
 Olio Extravergine d’oliva da olive “Favarol” PRIMUS


Preparare il ripieno: tritare finemente salmone, coda di rospo e gamberetti. Unire il parmigiano, il prezzemolo e l'uovo. Sale e pepe quanto basta. Riempire i calamari con il ripieno precedentemente preparato e chiuderli con uno stecchino. Passarli nel pangrattato.
Prepare i carciofi: togliere le foglie esterne, tagliare il gambo e le punte, tagliarli a fettine sottilissime e spruzzarli con il succo di un limone.
Mettere in un tegame qualche cucchiaiata di Olio Extravergine d’oliva monovarietale veronese da olive “Favarol” PRIMUS e l'aglio. Fare dorare insieme ai calamari. Rigirali spesso senza forarli con la forchetta. Eliminare l'aglio e sfumare con il vino. Unire i carciofi. Regolare con sale e pepe. Cuocere per circa 15/20 minuti.




Impiattare e accompagnare con insalatina misticanza.


CONTEST RICETTE D’ALTRI TEMPI – CASCINA SAN CASSIANO


Cari amici, wow, non ci posso credere, ma sono fra i vincitori del Contest Cascina San Cassiano. Ringrazio i blogger che me l'hanno comunicato, non lo sapevo non avendo seguito la diretta. Poichè in tanti mi avete chiesto la ricetta, eccola qua sotto insieme alla storia medievale che mi sono immaginata


Tema del contest: cucina medievale


TESSA






Tutto il piccolo Ducato di Torrecenta era in fermento per le imminenti nozze del primogenito del Duca, il giovane Ilderico. I preparativi coinvolgevano tutti e la promessa sposa stava per arrivare. Ilderico era felice e preoccupato perché non aveva mai incontrato la sua promessa, ma quando Isadora scese da cavallo non ebbe dubbi, rimase stregato. La pelle delicata e rosea, i lunghi capelli raccolti, le labbra del colore delle fragole mature, gli occhi brillanti come gemme: una creatura leggiadra e minutà di una bellezza accecante.
Il giovane Duca pensò al pranzo di nozze: nulla era abbastanza delicato per la sua giovane sposa. Si recò personalmente in cucina e ordinò al capo cuoco di preparare qualcosa di nuovo e speciale che potesse incantare con il suo sapore la fanciulla. Il cuoco, preso dai preparativi, considerò la richiesta uno dei tanti capricci del ragazzo, chiamò sua figlia Tessa, che si dilettava con il suo orto e con le sue strane ricette e le girò l’ordine.
Tessa non ebbe dubbi, chiese ai macellai di corte i filetti più teneri e con accostamenti inusuali preparò la sua ricetta speciale per Isadora. Inutile dire che questa portata lasciò tutti piacevolmente meravigliati e la giovane sposa ne fu deliziata al punto che volle dare a questo piatto il nome della giovane cuoca e volle che i Filetti alla Tessa divenissero il piatto centrale delle cene di gala.





FILETTO TESSA

Ingredienti per due

Per il filetto

4 fette spesse circa tre cm di filetto di manzo
farina quanto basta
mezzo bicchiere di grappa
1 cucchiaio ricolmo di mostarda di fichi e cannella
1 cucchiaio ricolmo di senape
1 ciotola di panna
una grossa noce di burro circa g 50
rosmarino
sale e pepe

Per le frittelle di zucca

g 300 di zucca
1 uovo
g 100 di farina
g 200 di latte
sale
strutto per friggere

Per i piselli

g 500 di piselli freschi
una noce di burro
sale e pepe









Eliminare buccia e semi dalla zucca, tagliarla a fette e metterla in forno caldo 180° per circa 30 minuti. Ridurre la zucca in una purea omogenea e lasciare raffreddare. Sbattere l’uovo, aggiungere il sale, unire la farina e sempre mescolando unire poco alla volta il latte fino al raggiungimento di un impasto fluido. Aggiungere la purea di zucca. Regolare di sale. Friggere in strutto bollente versando il preparato con l’aiuto di un cucchiaio. La frittura è rapida. Rigirare  le frittelle quando avranno un bel colore leggermente dorato.

Sgusciare i piselli freschi e cuocere a fiamma media per circa 20 minuti in acqua bollente salata. Passare in padella nella quale avrete fatto fondere il burro.






Infarinare le fette di filetto in ogni lato. Mettere sul fuoco una padella con il burro e un rametto di rosmarino, quando il burro sarà fuso porre in padella il filetto e fare cuocere a fiamma viva circa due minuti per lato. Deve formarsi una crosticina superficiale per evitare che cuociano troppo all’interno. Salare e pepare. Scaldare fino a bollore in un pentolino la grappa, versarla sul filetto e farla infiammare. Fare cuocere per qualche minuto rigirando i filetti, che dovranno essere ben cotti all’esterno e rosati all’interno ( non crudi perchè nel Medioevo la carne poco cotta non era apprezzata). Mettere i filetti in un piatto caldo e coprirli per tenerli al caldo. Eliminare dal tegame il rosmarino e versare nel fondo di cottura la panna, la senape e la mostarda di fichi e cannella e regolare di sale. Mescolando fare amalgamare bene gli ingredienti e ridurre fino ad ottenere una salsa densa e cremosa.

Impiattare i filetti versando sopra la salsa così ottenuta. Aggiungere le frittelle e i pisellini. Guarnire con rosmarino e foglie di alloro. Infine completare con una nocciola di mostarda di fichi e cannella.